lunedì 21 giugno 2010

SVART - Namnlös Och Bortglömd


Informazioni
Gruppo: Svart
Anno: 2010
Etichetta: Frostskald Prod.
Autore: Akh.

Tracklist
1. Den Hemlöses Klagosång
2. Den Sista Droppen Utav Liv
3. Namnlös Och Bortglömd

DURATA: 24:47

Esce questo Ep di Svart (essendo il progetto di Draug, gia' con i Livsnekad) in concomitanza con Lp "Förlorad" (di cui parleremo in modo accurato in sede di recensione) ad opera della sempre attiva Frostskald Prod.
Nella sua pur breve vita Svart puo' gia' vantare una buona discografia, percio' chi bazzica certe sonorita' gia' conosce ampiamente la proposta e questo lavoro non disattende le aspettative, veicolando al suo interno buoni riff di chitarra in bilico fra la ruvidita' di certa scuola norvegese e certe sonorita' sempre care ai Katatonia, in cui la melodia angosciata avvolge perdutamente la struttura dei pezzi. I tempi di batteria sono sempre molto distinti e raramente si spostano dal marcare i quarti, ma il riverbero di questo strumento è efficace e ben permette di introdurre l'ascoltatore nello spirito dei due pezzi (in quanto l'ultimo è una canzone basata esclusivamente sul pianoforte) in questione, sia "Den Hemlöses Klagosång" che "Den Sista Droppen Utav Liv" trascinano nel loro incedere grazie ad alcune soluzioni di lead guitar semplici ma che risultano efficaci, in quanto misurano il tessuto musicale in maniera dilatata, su cui la voce grattugiata e disperata di Draug (seppur molto incassata nella produzione) fa da controaltare esaltando la parte piu black del combo.
Le melodie sono buone, seppure non risultino innovative, ma in questo filone musicale è maggiore la propensione a cercar di sviscerare il malessere che l'artista si porta dentro piuttosto che la voglia di esaltare nuove sperimentazioni, ed in questo senso Svart riesce bene nel suo lavoro producendo brani che scivolano bene sulla pelle.
L'ultimo brano come detto in precedenza è incentrato su una trama di pianoforte, il cui estro solitario ben si sposa con l'immagine tenebrosa e grigia che questo progetto si porta dietro.
Il suo procedere lento ed a tratti monotono crea una visione di una processione lugubre, disperata e che non consente repliche come in fondo è la coscienza della Morte.
Un Ep che sicuramente sara' apprezzato da chi gia' sguazza nel genere e che potrebbe ben essere una buona introduzione per chi, neofita, si voglia mettere a scoprire il lato piu' sconfortato e triste di questa proposta musicale.

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