lunedì 19 luglio 2010

ILLNES - Planet Paranoia


Informazioni
Gruppo: Illness
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/illnesshorde
Autore: Mourning

Tracklist
1. Intro
2. Total Paranoia
3. Deadlights
4. Into The Paranoic Abyss
5. Selftorture
6. Death And War
7. Higher Level Of Inhumanity
8. Visions
9. Cmentarz
10. I'm The One
11. Terrified
12. Outro

DURATA: 37:20

Dopo l'ep "Trupi Jad" che aveva visto una svolta nel sound addentratosi in territori elettronici, gli Illness si rifanno vivi a distanza di neanche un anno con il terzo full "Planet Paranoia" che riparte da quei presupposti.
Accolti dalla breve "Intro" e con la vera opener "Total Paranoia", l'aspetto violento e al tempo stesso ricercato della formazione polacca prende piede. La traccia veloce e ficcante correlata da un uso incalzante dei synth disturbanti fa presupporre a un'altra prova ricca di varianti e innesti di tale tipo.
Non sarà proprio così, infatti con "Deadlights" ci s'imbatte in un ferale assalto all'arma bianca dove le tastiere si limitano a semplice appoggio sul riffing così come in "Into The Paranoic Abyss" che ne proseguirà l'andazzo.
"Selftorture" bilancerà la corsa folle con parti a respiro più ampio in cui il ritmo verrà spezzato in favore di tempistiche più groove dando spazio a un minimo di sentore evocativo, è giusto attendersi una proposta diversa da chi ne ha la capacità.
La richiesta viene ascoltata dalla band che a metà del disco cambia registro e ci regala una elettro/dark "Higher Level Of Inhumanity", ossessiva, deviata, con le voce appena accennata che si fa strada fra i loop.
L'impronta malefica si ripercuote anche sulla successiva "Visions" quasi clownesca in alcuni inserti, alquanto macabra e il percorso diviene ancor più esaltato con "Cmentarz" che inanella una varietà divertita di inserti di tastiera/organo alternati o incastrati alle sfuriate black.
I Profanum fanno capolino in "I'm The One", lo spirito dei connazionali sembra essere comunque influente nelle scelte più scure in ambito di decorazione dei brani, si parla di due realtà che seppur profondamente diverse trovano dei punti di contatto per quanto riguarda l'alone malsano che riescono a trasmettere, cosa che ci conduce all'ennesima dimostrazione del loro sperimentare con "Terrified" prima che "Outro" ci consegni la parola fine.
Un album diviso in due tronchi che mostra due facce della stessa medaglia, quella sparata che limita i fronzoli puntando a badilate dirette e quella che preferisce mischiare le carte in tavola ampliando la gamma sonora a propria disposizione.
C'è quindi materiale che potrà esser gradito da più tipologie di fruitori del genere, se avete già fatto la loro conoscenza in passato non avrete dubbi su ciò che vi attende, in caso contrario consiglio di prendere in considerazione l'evoluzione composta dal secondo full "Necroterror", l'ep citato in testa e questo nuovo "Planet Paranoia", un trittico che si chiude con buoni risultati all'attivo.

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