lunedì 14 marzo 2011

THE COLLECTIVE UNCONSCIOUS - The Collective Unconscious

Informazioni
Gruppo: The Collective Unconscious
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/thecollectiveunconscious
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Bound
2. Towards The Waves
3. Pure Cradle
4. Stupid Spoiled Whores
5. Woodworm

DURATA: 26:51

Arrivano dalla capitale i The Collective Unconscious, sono romani e nascono nel 2007 ma solo nel 2009 hanno la line-up al completo e pronta per mettersi al lavoro, registrano così un primo demo che li fa conoscere e apre le porte per iniziare a girare on stage e nel 2010 compongono l'ep omonimo di cui sto per scrivere.
Ventisei minuti di musica evidentemente influenzata dalle band in cui milita Maynard Keenan, siano i Tool più riflessivi post "Aenima" o la vena prettamente più rock soft degli A Perfect Circle di Howerdel a venir fuori prepotentemente, evidenziano comunque un tratto molto importante del sound dei ragazzi, il fatto di aver assorbito e fatto propri degli schemi compositivi che hanno poi adattato dilatandoli con la miscela del post-rock sognante odierno ai bisogni espressivi dei pezzi targati The Collective Unconscious.
Un mini lavoro che come la personalità di un individuo combattuto si divide e si combatte, le tre tracce che c'introducono nel mondo di questa giovane realtà sono fortemente emotivo - rilassate dando al trittico "The Bound", "Towards The Waves", "Pure Cradle" oppurtunità di farsi apprezzare per la purezza e semplicità con cui si espongono e fanno assimilare, una compagnia carezzevole e soffusa non priva di qualche lieve scossone ma che mantiene la mano ancora aperta, il pugno prenderà forma successivamente.
E' con le conclusive "Stupid Spoiled Whores" e "WoodWorm" che la scena cambia notevolmente, ritmi sincopati, scariche d'adrenalina e una cadenza cantilenante massiccia caratterizzano la prima con il basso che si fa notare per una partecipazione viva, i toni pacati tornano a farsi vivi nell'ultima che però nel riassumere la piega primorde mantiene una liena di follia che si sfoga nel sussulto finale.
L'ep dei The Collective Unconscious è una buonissima carta di presentazione, non ci resta che attendere e sperare che una prestazione più lunga di durata confermi le aspettative molto positive sollevate dai cinque pezzi offertici, continuate così ragazzi.

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