lunedì 28 marzo 2011

DEVIL - Magister Mundi Xum


Informazioni
Gruppo: Devil
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/devilband
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Arrival (intro)
2. At The Blacksmith's
3. Spirit Of The Cult
4. Time To Repent
5. I Made a Pact...
6. Welcome The Devil

DURATA: 23:28

L'ho detto molte volte durante l'anno passato e lo confermo ancora una volta, il doom in tutte le sue sfaccettature continua a essere il genere che mantiene il primato come rapporto quantità/qualità delle release prodotte, non so quante ne abbia trattate sinora, quello che so per certo è che di dischi grandiosi ne sono usciti davvero una miriade.
Altro giro, altra corsa ma è sempre nel 2010 che mi rituffo per scrivere dei Devil, la formazione norvegese che vede al proprio interno membri di Vesen e Faustcoven si presenta sulla scena con un demo, "Magister Mundi Xum", simbolico atto di devozione per le stagioni Settanta e Ottanta del metal.
Sei brani che non lesinano né celano l'amore del combo per i maestri Black Sabbath, Pentagram e Trouble, che strizzano l'occhio all'approccio NWOBHM dei Witchfinder General e che quindi sono quanto di più godereccio un fedele fruitore di doom si possa ritrovare all'orecchio.
Sound genuino, produzione decisamente retrò e brani che pur esaltando il fattore "già sentito" riuscirebbero a smuovere anche un mammoth dal torpore millenario che lo attanaglia, sono ventiquattro minuti che ti permettono di mettere alle spalle il moderno e gli ascolti anche interessanti dell'ultima ora catapultandoti indietro di trent'anni.
Passato l'intro "The Arrival", ci sono "At The BlackSmith" vibrante, con un groove fantastico, le centrali "Spirit Of The Cult" e "Time To Repent" divise fra la due nature seventies ed eighties, c'è tanto rock su cui aleggia quell'alone tetro affascinante che ammalia, non si può rimanerne indifferenti.
Ritornelli accattivanti, una vena punk che si divincola senza emergere mai del tutto e una visione affine al movimento occult più classic ci evitano l'ennesima versione appesantita e ultraschiacciata del sound tanto in voga adesso, le lancette non riescono a spostarsi da decadi ormai ben più che andate e "I Made A Pact..." e la conclusiva "Welcome To The Devil" mi fanno pensare solo a una cosa: "quando uscirà il full dei Devil dovrà essere mio" (a quanto sembra la band è finita sotto l'ala protettrice della Soulseller e lì si va sul sicuro, gran label).
La Norvegia mi sorprende e stavolta non è il panorama estremo a regalarmi un gioiello, "Magister Mundi Xum" è una sincera e onesta ammissione d'amore nei confronti del doom primore, non c'è altra via da percorrere che non sia l'acquisto.

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