lunedì 6 giugno 2011

SOURCE OF DEEP SHADOWS - Source Of Doom And Perpetual Night


Informazioni
Gruppo: Source Of Deep Shadows
Anno: 2007
Etichetta: Redrum 666
Contatti: www.myspace.com/sourceofdeepshadows
Autore: Mourning

Tracklist
1. Intro (Let There Be Doom)
2. Powolne Zatracenie
3. Poranek
4. Zródlo Glebokich Cieni
5. Marnosc (Armia cover)
6. Martwa
7. Hidden Doom
8. Eternal (Paradise Lost cover)

DURATA: 44:00

Mi mancava, questa band polacca mi mancava. Il panorama musicale di questa nazione mi piace davvero molto soprattutto per quanto riguarda il death metal, ecco che vengo attirato per una volta da altra razza di suono, è il doom infatti il genere che i Source Of Deep Shadows interpretano con una lapalissiana ispirazione tratta direttamente dagli albori dello stile.
"Source Of Doom And Perpetual Night" è il disco di debutto di questo combo, la parte iniziale della tracklist (dalla traccia uno alla cinque) viene recuperata dal "Demo II" mentre il restante lotto di tre brani (dalla sei alla otto) rappresenta il nuovo che avanza e una delle due cover contenute nel platter, "Eternal" dei Paradise Lost di "Gothic", mentre l'altra è "Marnosc" della formazione connazionale punk/hardcore Armia.
Il disco sembra esser uscito dai primissimi anni Novanta, le influenze nord-europee di formazioni ai passi iniziali come i Katatonia e il riffing sempre pronto a porsi al limite delle versioni death e funeral dello stile permettono alle composizioni di creare sì un monolite nero ma che amplia il suo raggio d'azione grazie proprio alle sfaccettature che lo caratterizzano.
Si può infatti venir frantumati dalla visione estrema, decadente e blackish di una "Zródlo Glebokich Cieni" a dir poco imprevista dopo la melancolica apparizione acustica di "Poranek" oppure decidere di ascoltare il minaccioso e ruvido incedere di una "Hidden Doom" e il funereo percorso tracciato da "Martwa" con quei synth d'accompagnamento a tappeto malsani e ritualistici che sono già delle ottime motivazioni per approcciarsi a un lavoro simile.
Capitolo cover, se quella dei Paradise Lost è quanto mi potevo attendere, una più che discreta riproposizione di un classico, quella degli Armia, "Marnosc", già riflessiva ed enfaticamente offuscata per una formazione punk vivace qual è la loro (se avete occasione guardate un paio di video su Youtube per approfondire la conoscenza di questa realtà), in questa nuova veste doomica non possiede un briciolo di speranza, il nero ammanta la canzone rendendola parte integrante al 100% di "Source Of Doom And Perpetual Night".
Il 2007 ci ha regalato un bell'album passato ahimè in sordina, può essere questa l'occasione per dare una spolverata e togliere di dosso il velo a una band, i Source Of Deep Shadows, capace di esprimersi ad alti livelli in qualsiasi dell'esposizioni sonore in cui si cimenta.
Gli appassionati non si facciano scappare un ascolto e si tengano sintonizzati visto che nel 2011 è uscito il successore "Fading Emptiness" di cui prestò vi darò notizia.

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