lunedì 4 luglio 2011

ILSA


Informazioni
Autore: Dope Fiend
Traduzione: Dope Fiend

Formazione
Sharad - Basso
Joshy - Batteria
Brendan - Chitarra
Garrett - Chitarra
Orion - Voce



Oggi siamo in compagnia degli Ilsa, band di Washington, di cui ho avuto il piacere di recensire il secondo full "Tutti I Colori Del Buio".

Benvenuti su Aristocrazia Webzine, come va ragazzi?

Ciao e grazie per l'interesse nell'intervistarci, stiamo sudando in un'altra umida estate a Washington, cercando di rimanere ottimisti!


Iniziamo con le presentazioni: volete raccontarci qualcosa a proposito della storia della band?

Gli Ilsa sono nati come un side-project, mentre Joshy, Brendan e Orion aspettavano che il chitarrista del nostro vecchio gruppo, i Time Of The Wolf, guarisse dopo che si era reciso i tendini della mano dando un pungo a una finestra. Il nostro amico Sharad è venuto a suonare il basso e Garrett ha imbracciato la sua ascia. Non doveva essere più che temporaneo, ma la nostra accoglienza è stata molto positiva e quando è diventato evidente che i TOTW non avevano intenzione di riunirsi abbiamo orientato di nuovo le nostre energie negli Ilsa.


"Tutti I Colori Del Buio" è anche un film del 1972 del regista italiano Sergio Martino. Il vostro disco è ispirato a questa pellicola? Qual è il legame che unisce l'album e il film?

Siamo in realtà grandi appassionati di altri film di Martino come "Last Victim" (alias "The Strange Vices Of Mrs. Wardh") e "Torso", ma c'era il testo della nostra canzone "Blue Moon Haze" che coincideva con il titolo. Ci piace il concetto del "buio" che comprende tutti i colori, lo vediamo più come un simbolo della nostra mentalità piuttosto che come un semplice omaggio a Martino. Essendo una band eccentrica, questo è il nostro modo di abbracciare "tutti i colori dell'arcobaleno".


Nel disco si percepiscono chiaramente rimandi a band come Asphyx, Bolt Thrower e Coffins ma anche ai primi gruppi Crust come Amebix e Aus-Rotten. Quali sono le vostre maggiori influenze in campo musicale?

Questa è una domanda difficile a cui rispondere perchè tutti nella band abbiamo una vasta gamma di influenze e di stili. Sappiamo che questa è una scappatoia, ma non ci piace fare solo una lista di band o di sottogeneri e cerchiamo di andare oltre la creazione di una musica che sia facilmente classificabile.


L'album è una strepitosa miscela altamente esplosiva di violenza e marciume, quali sono i sentimenti che vi ispirano nella composizione delle canzoni? Come si articola il processo di songwriting?

Noi non siamo un gruppo di terapia o roba simile, quindi un sacco di pesantezza e negatività viene incanalata nella gente alla nostra maniera e non è qualcosa che abbiamo cercato di costruire. Abbiamo principalmente parlato di ciò che ci piace, con una musica fottutamente pesante, e di solito quando stiamo lavorando su una nuova canzone questo viene naturale! Washington è un luogo particolarmente difficile per gli artisti o per chiunque non sia già sulla via del successo, c'è un alto tasso di disoccupazione a causa dei costi della vita e uno stupido radicalismo nella burocrazia e nella politica. L'intera area dei tre stati può essere deprimente, dal momento che si vedono costantemente persone che lavorano così duramente, mentre altri fanno così tanti soldi e hanno tanto peso sociale, dedicando intenzionalmente tutta la loro vita a perpetuare tale scempio, un'esistenza di plastica. Essere poveri, incazzati e alienati, non c'era possibilità che l'aggressione e la disperazione non si trasformassero nella nostra musica. Non è sempre facile o divertente lavorare e scrivere canzoni insieme, ma siamo amici e di solito siamo soddisfatti del risultato finale. Scriviamo e proviamo nella Corpse Fortress, che è la casa di Brendan e Garrett e uno dei più vecchi locali underground estremi di Washington.


Come è nato "Tutti I Colori Del Buio"? Siete completamente soddisfatti del risultato ottenuto?

"Tutti I Colori Del Buio" è stato registrato dal nostro amico Brian DuPuy nel suo garage-studio ("il bosco") in due giorni nel maggio 2010 ed era la seconda registrazione che abbiamo fatto come Ilsa. Non abbiamo mai previsto che fosse ascoltato da qualcuno che non fossimo noi stessi e gli amici, ma grazie alle recensioni entusiaste e alle nostre amicizie con la Contagion e la Dark Descent, si è diffusa in tutto il mondo. Non direi che siamo stati completamente soddisfatti ma che cerchiamo solo di spingere sempre più in là i confini e continuiamo ad affinare le nostre capacità. Vogliamo solo registrare sempre roba migliore e la sana autocritica è l'unico modo che per rendere possibile ciò. La produzione e la qualità di registrazione che Brian ci ha fornito sono state fenomenali e, anche prima che James Plotkin si prestasse con le sua capacità incredibili, abbiamo apprezzato l'album e non avevamo niente di cui lamentarci in questo senso.


Fortunatamente ho avuto l'opportunità di poter esaminare i testi direttamente dalla copia dell'album e li ho trovati molto oscuri e in qualche modo "claustrofobici". Chi è che li scrive? Da cosa sono ispirati?

Orion scrive i testi, ma ci siamo anche appropriati di alcune tradizionali ballate americane e del Nord Europa adattandole bene. Noi spesso citiamo l'aria di "Salomè" nella versione di Richard Strauss di Oscar Wilde per descrivere i sentimenti di timore reverenziale nei confronti degli orrori del mondo e tutte le emozionanti ambiguità che circondano i nostri versi. Mentre accarezza amorevolmente la tanto bramata testa mozzata di Giovanni il Battista, Salomè canta, "Das geheimnis der Liebe ist grosser als das geheimnis des Todes", ovvero "il mistero dell'amore è più grande del mistero della morte." Qualcuno dovrebbe controllarne l'ortografia però.


L'artwork della versione cd della Dark Descent è veramente molto evocativo e ho notato che vi sono immagini interessanti all'interno: la prima è un crocifisso incrociato con un pugnale, la seconda è la rappresentazione di un rogo medievale. Che significato hanno per voi? Quanto è importante stabilire un legame intenso tra l'iconografia e la musica?

Le immagini sono rappresentazioni del nostro disprezzo per il Cristianesimo e per la violenza e la morbosità che esso perpetua. Mentre Joshy ha creato la maggior parte degli artwork della band, questo è opera di Orion, con l'immolazione raccapricciante della strega come alternativa alla sterilità delle rappresentazioni tradizionali dei genocidi cristiani e in rappresaglia ai loro continui tentativi di riscrivere e dirigere il corso della nostra vita. Siamo una band atea e, mentre noi disprezziamo tutte le religioni, vivere in America vuol dire che qualche cristiano cercherà costantemente di buttarti in gola la sua merda, solo per poterti definire pervertito. Il crocifisso e lo stiletto sono una palese equazione del simbolo del fottuto Gesù Cristo come uno strumento assassino di violenza e spargimenti di sangue. Un artwork originale è una parte importante degli Ilsa e le immagini che creiamo illustrano la nostra musica tanto quanto i testi o i live. Con tanti artisti della band è difficile pensare di utilizzare qualcun altro al di fuori di noi. Joshy di solito è anche interessato a disegnare per altre band e può essere contattato attraverso il nostro indirizzo e-mail: pressingtheflesh@gmail.com.


Restiamo in tema di label: se non sbaglio, la prima versione del disco è uscita in vinile tramite Contagion nel 2010, mentre la Dark Descent ha curato l'uscita in cd. Come sono nate queste collaborazioni?

Conosciamo Dan della Contagion da anni, era in visita a Washington e ha sentito la versione prodotta dalla band. Poco dopo ha manifestato interesse a stamparla come il primo disco di un'etichetta che lui e la sua compagna Sheree avevano fondato. Dan ci ha messo in contatto con Matt della Dark Descent dopo che la Contagion aveva deciso di realizzare solo il vinile e la domanda per l'album era cresciuta. La Contagion sta per ristampare "Tutti i Colori Del Buio", siccome la prima versione è stata venduta molto velocemente ed era limitata a sole trecento copie. La versione cd continua ad essere disponibile presso la Dark Descent.


Avete rilasciato da poco tempo uno split con gli Hooded Menace, quali sono stati i motivi che vi hanno spinto a realizzarlo?

Lasse per primo ci ha scritto chiedendoci se ci sarebbe interessato suonare insieme le loro prime date negli Stati Uniti. Essendo loro grandi fan, non potevamo credere che una band di così alto livello ci avesse raggiunto ma abbiamo continuato a comunicare con loro, è nata l'idea di uno split e il prodotto è stato finito senza intoppi e più velocemente di quanto si potesse immaginare. I pezzi "Catacombs Of The Graceless" e "Titan Arum" sono una coppia eccellente e, anche se sono entrambi unici a modo loro, la loro pesantezza e i toni sono assolutamente malatissimi. Speriamo di incrociarli ancora sulla nostra strada, prima di incontrarli eravamo tutti un po' incerti su come sarebbero andate le cose ma tutto è andato benissimo e siamo soltanto stati dispiaciuti di non essere riusciti a suonare più spettacoli insieme!


"Tutti I Colori Del Buio" è il vostro secondo full, in che cosa e in quale misura sono cambiati il vostro sound e il vostro approccio alla musica rispetto al debutto "The Maggots Are Hungry"?

Il debutto era poco più di un demo, con un ritmo più veloce e una produzione non sempre adatta. La band è divisa sulla qualità delle canzoni e probabilmente non le pubblicheremo più.


Quali riscontri ha ottenuto dalla critica questo vostro secondo lavoro? Il pubblico pare soddisfatto?

Ci piacerebbe dire che non ce ne frega un cazzo di quello che pensa la gente, ma per la maggior parte dei riscontri sono state solo lodi, che sono difficili da rifiutare! Abbiamo avuto alcune critiche per il fatto di aver fatto le cose in maniera troppo semplicistica e ripetitiva ma suoniamo un tipo di musica che vive di piccole variazioni quindi non ci soffermiamo su questo. A noi piace e questo è tutto quello che conta.


Provenite da uno stato piuttosto esteso, come è la scena metal locale? Ci sono supporto e coesione tra le band oppure è molto dispersiva?

Non abbiamo una scena metal o di qualsiasi altra sottocultura musicale oltre a gogo, hardcore/punk e indie rock. Ci sono ancora un sacco di buone band pesanti ed è grazie a locali punk come Corpse Fortress e Hole In The Sky che abbiamo di solito un posto dove suonare. Ci sono luoghi che occasionalmente ospitano concerti metal a Washington, ma quei luoghi tendono ad essere dei rip-off per le band in tour e le persone che vengono a vederli. Sembra che un sacco di grandi band sappiano questo e ne stiano lontane, quindi è una scena musicale insulare. La vicinanza a città a volte più convenienti come Baltimora, Richmond, Philadelfia e New York è un salasso culturale e artistico continuo dalla zona, quindi il numero di persone di talento che creano musica incazzata e deprimente è piccolo da queste parti.


Come vanno le cose in sede live? State promuovendo il disco anche su questo fronte?

Il concerto più lontano che abbiamo suonato è stato a New York, che è solo quattro ore di distanza, e solo di recente sono arrivati inviti come quelli degli Anhedonist e degli Hooded Menace. A causa degli orari di lavoro e del fatto di essere dei fottuti falliti, tendiamo a suonare solo nei dintorni del Maryland, della Virginia e di Washington, probabilmente più spesso di quanto dovremmo veramente. Le nostre esibizioni live non sono mai state qualcosa di cui abbiamo parlato seriamente. Il suono è teatrale e fisicamente esigente da riprodurre, quindi show con costumi, cartucciere, headbanging, sangue e vomito non sono mai stati una nostra particolare priorità.


Quali saranno i prossimi passi degli Ilsa?

Buttarsi giù per una rampa di scale di marmo sopra a degli sporchi vetri rotti.


L'intervista è giunta al termine, grazie per la disponibilità e, rinnovando i miei complimenti per l'ottimo disco, vi lascio la parola per concludere come preferite.

Ci vediamo all'inferno!!

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