lunedì 7 novembre 2011

ASHEN EPITAPH - Somewhere Behind The Nervecell / Promo 2010


Informazioni
Gruppo: Ashen Epitaph
Titolo: Somewhere Behind The Nervecell / Promo 2010
Anno: 2008 / 2010
Provenienza: Serbia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/ashenepitaph
Autore: Mourning

Tracklist "Somewhere Behind The Nervecell"
1. After War
2. Thermochaos
3. Under The Global Terror
4. Looser Preacher
5. New God Rules
6. Land Of darkness
7. Brainrust
8. Somewhere Behind The Nervecell

DURATA: 32:12


Tracklist "Promo 2010"
1. In The Labyrinth
2. Andromeda 768
3. Losing All Hope

DURATA: 13:07

Dalla vicina Serbia giungono a noi gli Ashen Epitaph, formazione che seppur sia attiva nel 2003 non credo abbia avuto molto riscontro a livello internazionale, vediamo quindi di spendere due parole su di una realtà che fa del death metal old school la sua "fede", del resto si potevano avere dubbi con un monicker tratto da una delle song più conosciute dei Benediction?
Non conosco ciò che è stato pubblicato nel 2005, parlo del primo lavoro "From Underground / Föld Alól", grazie alla disponibilità di Norbert, chitarrista della band, mi sono stati inviati il secondo album "Somewhere Behind The Nervecell" e un "Promo 2010" per adesso loro ultimo sforzo discografico.
E' un suono compatto a cavallo fra la scena europea e quella statunitense a caratterizzare le composizioni spesso schiette e dirette, non si perdono in ghirigori, preferiscono affondare i colpi eseguendo un death/thrash arrembante che di tanto in tanto trova anche spazio per inserti melodici.
Pensate a un connubio fra gl'inglesi già citati, Malevolent Creation, Entombed, Carcass e come avviene in questi casi non saranno solo questi i nomi che vi salteranno in mente, fatto sta che l'arrembante e marcia opener "After War" viene seguita da una più accessibile "Thermochaos" dal riffato decisamente meno greve e che fa trapelare una natura svedeseggiante, l'attitudine thrash si rimarca nella successiva "Under The Global Terror" che sembra uscita da un disco di fine anni Ottanta e che sappiano anche picchiare lo dimostrano nell'apertura di una "Looser Preacher" che sul lungo andare assume movenze più o meno già esposte guadagnando però punti con dei discreti rallentamenti.
Il bello della proposta degli Ashen Epitaph è con tutta probabilità proprio quella sua naturale semplicità, il modo in cui è legata al genere in maniera primordiale, ascoltando una "New God Rules" con il suo riffato splettratissimo e le armonie classiche delle lande scandinave del periodo che andava dal 1989 al 1993 non ci si può esimere dal ricordare altri lavori più celebri e soprattutto un ambito storico nel quale suonare death era relegato realmente a pochi "eletti", questo vale anche per i pezzi rimanenti che mettendo ancora una volta in primo piano la passione per lo stile confermano il fatto che gli Ashen Epitah siano sulla strada giusta.
La conclusione con una titletrack dal buon aspetto groove è solo il tassello ultimo di una prestazione piacevole.
E' discreta la produzione e forse l'unico neo vero e proprio risiede nella voce di Attila Boros che quando tende a forzare risulta poco efficace ("New God Rules"), quasi fuori contesto.
Se "Somewhere Behind The Nervecell" è stato il primo incontro con questi ragazzi, il "Promo" di tre pezzi per neanche un quarto d'ora di durata registrato nel 2010 porta con sè una maggiore definizione sonora, una proposta che rimane ancora evidentemente "innamorata" del sound primorde di cui si sono sin qui nutriti con un appesantimento notevole in alcune sezioni e scelte di stampo carcassiano del secondo periodo che si palesano in più di un'occasione, vedasi alcuni frangenti di "Andromeda 768" innestati all'interno della solita macina death/thrash esaltata in "In The Labyrinth".
Piccoli passi nella medesima direzione quelli fatti dagli Ashen Epitaph, una band che suona e vuole suonare esclusivamente del buon death metal senza stravolgimenti particolari, lavori di tale tipo non si propongono di sicuro di cambiare la storia in corso, fanno però sempre e comunque la loro figura una volta inseriti nello stereo, una chance a questa formazione offritela.

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