lunedì 14 novembre 2011

NETRA - Mèlancolie Urbaine


Informazioni
Gruppo: Netra
Titolo: Mèlancolie Urbaine
Anno: 2011
Provenienza: Francia
Etichetta: Hypnotic Dirge Records
Contatti: www.myspace.com/emlazh
Autore: Mourning

Tracklist
1. City Lights
2. La Page
3. Outside... Alone
4. Through the Fear
5. Terrain Vague
6. Outside... Maybe
7. Blase

DURATA: 41:52

Netra è il nome di un artista francese che porta avanti un progetto solista omonimo accasatosi presso la label canadese Hypnotic Dirge Records.
In un periodo in cui una delle realtà dello "shoegaze" (o per coloro che li definiscono in tal modo) si è praticamente dissolta, parlo dei Lifelover, questa creatura muove invece i primi passi sicuri proponendosi in maniera tutt'altro che banale.
La combinazione che vede all'interno di "Mèlancolie Urbaine" sound "cittadino" tanto da ricordare gli Ulver di "Perdition City", le derive depressive emotivamente coinvolgenti del periodo in cui ancora gli Shining del "prezzemolino" Kvarforth erano una band e le presenze minuziosamente sbriciolate di compartecipanti quali Manes e perché no il grigiastro vissuto delle scelte melodiche che sanno tanto di "english" alla Jesus And Mary Chain, ne fanno un album alquanto particolare e coinvolgente.
La fusione di beat elettronici non relegati come solitamente avviene alla sola fase d'apertura ma ben inseriti nella struttura dei brani, vedasi l'opener "City Lights" e "La Page" nelle quali spicca la coesione di tale elemento, con il calore sommesso delle porzioni più orecchiabili e supportate da un pregevole operato di synth (e non solo) evidenzia uno sviluppo compositivo in piena maturazione.
Vi sono sbalzi di "temperatura" che sulla pelle vengono nettamente percepiti, come se le vampate d'intimità venissero improvvisamente raggelate dall'avvento di una malinconia d'improvviso dominante, caratteristiche di rilievo dell'accoppiata formata da "Outside...Alone" e "Throught The Fear".
Scivola via al pari di una carezza che in corsa modifica la propria consistenza ma senza perdere neanche per un solo istante l'identità di partenza, sono lievi ma sostanziali le sfaccettature che di passo in passo l'orecchio potrà notare, non vi sarà però attimo sconnesso o assenza di feeling, sembra infatti essere un unico leggiadro e disperato percorso quello che proseguendo per le vie di "Terrain Vague", "Outside...Maybe" e "Blase" trova termine in una nicchia di riflessivo piacere.
Coadiuvato da una produzione perfetta dal punto di vista della resa strumentale e adeguata nel dare una dimensione all'emotività insita in "Mélancolie Urbaine", Netra ci offre un pass per un giro metropolitana in notturna, magari in macchina con i fari accessi a segnalare la nostra presenza su una strada solitaria ancora pregna della vitalità accumulata durante la giornata, aveste bisogno di staccare la spina un album simile potrebbe solo farvi comodo e quindi ve ne consiglio l'ascolto e l'acquisto.

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