lunedì 30 gennaio 2012

THE COMPANY CORVETTE - End Of The Summer


Informazioni
Gruppo: The Company Corvette
Titolo: End Of The Summers
Anno: 2011
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: myspace.com/thecompanycorvette
Autore: Mourning

Tracklist
1. Something New
2. Blame It All On Me
3. Henry
4. One Over
5. Regular Skip
6. Wet Shoes
7. Bear In Mind
8. Third I

DURATA: 42:23

Tanta roba, quanta roba, troppa roba, è fantastico il numero di release nell'ambito stoner che anno dopo anno ha letteralmente invaso il panorama musicale alzando fra le altre cose il livello qualitativo, è realmente difficile trovare un disco del genere che si possa definire una reale "ciofeca", qualche passo falso ma quanto piacevolmente soffrono i portafogli degli appassionati.
Altro nome da segnalare ai nostri lettori, e probabilmente ai più sconosciuto, è quello dei The Company Corvette, il trio di Philadelphia composto da Alexei (chitarra), Ross (basso e voce) e Peter (batteria) è un mix perfetto di sonorità solari alla Fu Manchu, deserto cocente alla Kyuss, un pizzico di groove alla The Atomic Bitchwax e Black Pyramid, atmosfere psych e bluesy e qui sono forse troppi i nomi che mi girano in testa, così come sono disparati quelli settantiani che oltre ai classici Sabbath potrebbero incastrarsi alla grande nel sound di questi ragazzi, uno su tutti: gli Stooges, si respira libertà a pieni polmoni.
Il platter è ricco di venature metalliche, inanella riff stoner di uno spessore e carica sensazionale fantastici, è complicato sceglierne il pezzo migliore se non per questioni prettamente sottoposte al gusto personale, l'opener "Something New" è una summa di ciò che incontrerete, pesante, ricca di venature psichedeliche e con quei giri lievemente blues che supportati dal "fuzz" a manetta ti rapiscono, basterebbe l'ascolto di quest'unica traccia per giustificarne l'acquisto.
Per fortuna la tracklist di splendide emozioni similari per carattere e personalità è piena, sottolineo il secondo punto perché i The Company Corvette pur facendo trapelare una moltitudine d'influenze note riescono a divenire riconoscibili con l'aumentare degli ascolti, ciò è dovuto in primis alla stupenda prestazione dietro il microfono di Ross.
Ipnotico, rilassato quasi come se "parlasse" direttamente all'orecchio invitandolo a seguire tutte le parole e in "Wet Shoes" è praticamente un pifferaio magico, assoggetta ma con garbo.
La prova strumentale dei tre è impeccabile, l'incedere "dondolante" di "Henry", l'assolo che intarsia "One Ever", il senso di volitivo espresso dalle sonorità punk e heavy che affluiscono in "Regular Skip" e dieci minuti di puro magnetismo, freddo e metallico di "Third I" vengono scanditi in maniera egregia, il drumming di Peter imprime la potenza adeguata a ogni singolo brano e Alexei che dire, è così che si deve suonare "stoner".
La produzione fa scintillare le note di "The End Of Summers" donando lucentezza e dando modo alle "vibrazioni" fresche del sound di espandersi, la ruota gira nel verso corretto sotto ogni punto di vista.
Per chi ancora non avesse capito, i The Company Corvette hanno rilasciato una gemma, un disco simile lo si deve comprare, il resto sono chiacchiere e vuoto a perdere, "The End Of Summers" deve essere vostro.

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