venerdì 20 gennaio 2012

THOUSAND YEAR WAR - Tyrants And Men


Informazioni
Gruppo: Thousand Year War
Titolo: Tyrants And Men
Anno: 2011
Provenienza: U.S.A.
Etichetta: Abyss Records
Contatti: facebook.com/tyrantsandmen
Autore: Mourning

Tracklist
1. Defiance
2. The Sea
3. No Gods, No Masters
4. Thousand Year Wars
5. Open Casket
6. The Storm I Ride (I cover)
7. Warriors Of Deceit
8. One Final Breath
9. Spartacus
10. Tyrants And Men

DURATA: 39:18

Seguo gli Amon Amarth praticamente da sempre, non pensavo però potessero ispirare in maniera così evidente e dominante un artista, è invece successo e ve ne renderete conto ascoltando il debutto dei Thousand Year War intitolato "Tyrants And Men".
Il progetto è a tutti gli effetti una one man band, è Hiram Lohr (chitarra e voce) a tenerne saldamente le redini anche se nel disco viene supportato dall'ex membro Kellen Sharp (chitarra e basso) e dal batterista session Fredrik Widigs.
Una volta inserito il disco nel lettore è talmente palese il rimando alla formazione di Mikkonen ed Hegg che vien da chiedersi se non ci si sia sbagliati: il groove, le scelte in ambito di riffing e le combinazioni vocali che variano alternando growl e scream (per quanto queste siano differenti come sonorità al cospetto di quelle di Johan) puntano decisamente in tale direzione.
La tracklist è però dotata e capace di mantenere alta l'attenzione grazie a una serie di brani dalle spiccate qualità compositive e un piglio energico, interessante sotto questo punto di vista la doppietta posta in apertura che vede succedersi in rapida esecuzione "Defiance" e "The Sea". Sono elevati invece i fattori "adrenalina" e "marzialità" in episodi come "Open Casket" e "Warriors Of Deceit", s'innalza il tono epico nel narrare le imprese del prode e ribelle gladiatore Spartacus mostrando quasi esclusivamente in un pezzo, "No Gods, No Remorse", tracce di diversificazione dalle linee guida "amarthiane" ma non poi così tanto da poterlo definire uno spiccato tentativo di personalizzare il sound.
Capitolo a parte per la cover degli I "The Storm I Ride" che inglobata in un contesto come quello dei Thousand Year War risulta essere una scelta alquanto indovinata e la forma datale dalla band viene allineata alle cadenze svedesi che nutrono "Tyrants And Men".
Che la Scandinavia sia una passione di Hiram fuoriesce in ogni singolo aspetto del lavoro, non è un caso che dopo aver registrato nei The Garden Studio abbia pensato bene d'inviare il materiale per il missaggio e il master direttamente ai Primecut Audio a Stoccolma, sono state infatti le mani di Fredrik Lunneborg, già noto per le collaborazioni con la Abyss, etichetta titolare dell'uscita, e la Sevared, a portare a termine l'operato e a consegnare a "Tyrants And Men" quelle sonorità affini al mondo dei "vichinghi" suoi concittadini.
Non credo ci sia bisogno di sottolineare a chi sia indicato l'ascolto di quest'album, se ritenete gli Amon Amarth una presenza fondamentale nella vostra playlist, dovreste assolutamente offrire supporto a "Tyrants And Men" facendolo girare a tutto volume nello stereo.

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