domenica 22 luglio 2012

PAGAN ALTAR - The Time Lord


Informazioni
Gruppo: Pagan Altar
Titolo: The Time Lord
Anno: 2012
Provenienza: Inghilterra
Etichetta: Cruz Del Sur / Shadow Kingdom Records
Contatti: myspace.com/paganaltar
Autore: Mourning

Tracklist
1. Highway Cavalier
2. The Time Lord
3. Judgement Of The Dead
4. The Black Mass
5. Reincarnation

DURATA: 32:14

Chi non conosce i Pagan Altar? Se dinanzi a questa semplice domanda tentennate, fate mea culpa e andate subito a scoprire e capire chi siano questi musicisti inglesi.
Quando il movimento proto-doom muoveva i suoi primi passi legandosi a doppio filo con la nascente e crescente N.W.O.B.H.M., la formazione mise in piedi la sua prima line-up. Era il 1978 e quel periodo primorde venne racchiuso in un ep intitolato "Time Lord" rilasciato in 12" e in formato tape; per una seconda ristampa si dovette attendere il 2006, al tempo la curò la svedese I Hate Records limitando l'uscita a cinquecento sole copie esclusivamente viniliche.
In questo 2012 oltre a una ennesima rivitalizzazione del prodotto in quel formato da parte della Buried By Time And Dust, la nostrana Cruz Del Sur a quanto pare in collaborazione con la statunitense Shadow Kingdom offre la possibilità a chi non possedesse il "piatto" di godersi gli "early years" della band nel più compatto e maneggevole formato cd.
Trenta minuti che vedono coinvolti Alan Jones (chitarra e cori) e Terry Jones (voce), pilastri storici del combo inglese, con personaggi secolarmente fuori scena come il chitarrista Les Moody, il bassista Glenn Robinson e i due batteristi Ivor Harper e Mark Elliot, quest'ultimo rientrato nel 2004 e nuovamente riuscito nel 2007. Questi artisti completavano il nucleo nel triennio che va dal 1978 alla prima parte del 1981, quindi antecedente alla release ufficiale del demo d'esordio "Pagan Altar".
Ci regalano atmosfere tipicamente in bilico fra le sensazioni oscure del movimento Occult Rock e la crescita metallizzata apportata dai Black Sabbath e dai Pentagram in "The Time Lord", una prestazione primordiale a dir poco spaventosa con "Judgement Of The Dead" che tuttora potrei inserire fra i brani più importanti e significativi dell'intera produzione doom dalla nascita a oggi. E "Reincarnation"? È una perla di melanconia che ti mette in pace con te stesso, lasciando che sia il grigiore perlaceo della solitudine a farti compagnia in apparenza, non c'è rimpianto se vi è la rinascita sperata.
Per coloro che ancora non avessero compreso la "sonata", la ristampa di "The Time Lord" è un'occasione da non mancare, per chi ancora non l'avesse fatto proprio è d'obbligo l'acquisto.

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