lunedì 15 aprile 2013

NAGA - Naga


Informazioni
Gruppo: Naga
Titolo: Naga
Anno: 2013
Provenienza: Italia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: nagadoom.bandcamp.com - facebook.com/nagadoom
Autore: Dope Fiend

Tracklist
1. The Path
2. Vitriol

DURATA: 22:50

Naga potrebbe risultare un nome nuovo all'interno della scena italica, ma, in realtà, non è altro che la recente reincarnazione dei furono Kill The Easter Rabbit, trio napoletano che nel 2010 si era già fatto notare con l'esordio sulla lunga distanza intitolato "Apokatastasis". Forti dell'esperienza passata, i musicisti danno alla luce il primo parto firmato Naga, un EP autotitolato di due tracce che, sebbene di durata ridotta a una ventina di minuti circa, mostra già lucidamente la via intrapresa.

"The Path" apre fin da subito la partita in maniera opprimente, ruvida e stordente con chitarre molto "grosse" e intrise di quella rabbia strisciante tipica delle migliori creature Sludge/Doom come EyeHateGod, Noothgrush, Soilent Green, Cavity e via discorrendo. Il sentiero citato dal titolo è evidentemente quello della misantropia incondizionata e deflagrante: i suoni emessi dagli strumenti e dalla voce sono corrosivi e macilenti, impregnati di una forza generata dall'odio e dal rigurgito nei confronti della realtà circostante e generano un turbinio di sensazioni subdolamente distruttive che gli amanti di tali proposte conoscono (e apprezzano) a menadito. "Vitriol" (nomen omen) si presenta come una colata caustica di un concentrato a base di riff neri e impastati, macigni di Doom fangoso che non disdegnano brevi visite a quella valle oscura e demoniaca di cui gli Electric Wizard sono gli indiscussi signori e padroni.

I Naga ci riversano addosso tanta, tantissima insofferenza frustrata: ciò che la loro espressione artistica ci propone è una visione del mondo cinica e disgustata/disgustosa, una visione che mette a nudo, condanna e aborre ogni singolo atomo da cui è composto l'universo, una volontà disagiata e internamente furente che si palesa a noi senza alcun limite di sorta. Certo, poco più di venti minuti di musica sono relativamente pochi e difficilmente permettono di poter giudicare in maniera approfondita, ma in casi come questo due pezzi e meno di mezz'ora di tempo possono essere più che sufficienti.

I ragazzi, tenendo anche conto di ciò che già avevano dimostrato negli anni passati, ci inviano un segnale ben preciso: le pareti della vostra anima sono già annerite e segnate dall'ascolto dei celebri nomi prima citati? Quando aprite le finestre di casa al mattino e pensate al brulichio che c'è là fuori, vi sentite pervasi dalla nausea e dalla rabbia sorda che scaturisce dalla consapevolezza di vivere in un mondo di merda? I Naga son pane per i vostri denti e, in attesa di avere a che fare con un loro intero album, potrete sempre solleticare il vostro odio con la (seppure breve) compagnia di chi, come voi, non attende altro che l'estinzione umana.

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